La tragedia di Mestre, dove un bus è precipitato da un cavalcavia dopo aver sfondato un guard rail, si poteva evitare? Parla l’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus
L’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità) tra i promotori della legge sull’omicidio stradale, commenta: «Le indagini dovranno accertare le cause che hanno portato all’incidente, ovvero un malore dell’autista o un problema tecnico. Tuttavia si deve comunque già osservare che poco o nulla era stato fatto per prevenirlo. Mi riferisco al guard rail sfondato dal mezzo, che già ad prima vista appare di tipo “vecchio” e comunque totalmente inidoneo a garantire la sicurezza su un tratto di strada pericoloso come quello. Si tratta infatti di un viadotto di grande percorrenza. Questo aspetto è già sicuramente al vaglio degli inquirenti e sarà oggetto di consulenze. A dieci anni dalla tragedia di Avellino, dove morirono quaranta persone a bordo di un pullman precipitato dal viadotto Acqualonga, ci troviamo così di nuovo a piangere oltre venti morti per protezioni vecchie e inadeguate».