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Bimbo travolto e ucciso a Milano, l’avvocato Musicco: “Pena massima per il pirata”

È stato arrestato il ventenne italo tunisino Nour Amdouni, che lo scorso 9 agosto ha investito e ucciso in auto il piccolo Mahanad Moubarak, trascinandolo per trenta metri prima di darsi alla fuga e costituirsi solo tre ore e mezza più tardi.

L’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità) e tra i promotori della legge sull’omicidio stradale, commenta così l’episodio: «Ci troviamo davanti ad un caso dove tutte le aggravanti della normativa sembrano essere presenti: l’alta velocità, il fatto che il pirata fosse drogato quando ha travolto la bicicletta dell’undicenne. Guidava con una gamba ingessata e pure senza aver mai conseguito la patente. Mi auguro che finalmente la legge sull’omicidio stradale sia applicata in maniera corretta, non cosa che ultimamente non sta accadendo nei tribunali italiani».

Il problema dei controlli: «Quanto successo mette in evidenza anche il problema dei mancati controlli sulle strade, sui quali siamo molto indietro rispetto all’Europa, perché Amdouni circolava serenamente nonostante non avesse la patente, andasse veloce e fosse con una gamba ingessata. Milano non è Amsterdam: non basta fare due strisce per terra per le ciclabili e dire che la città sia ecologicamente sostenibile. Bisogna dare sicurezza sulle strade agli abitanti prima di affermare che girare in bicicletta sia il modo migliore di muoversi nel traffico».

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