Una vicenda surreale quella capitata ai genitori di Tiberio Giorgi, che, dopo aver perso il figlio 22enne in un incidente stradale, si erano visti strappare i cartelli e le foto commemorative del giovane di Arischia. Le indagini della Procura de L’Aquila hanno portato a individuare il responsabile in un ex medico di base settantenne, chiedendone il rinvio a giudizio. L’udienza davanti al gip si terrà il 10 marzo.
L’avvocato Domenico Musicco, dell’associazione Avisl (Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e malasanità) e legale di parte civile, ovvero i genitori di Tiberio, Laura Serpetti e Domenico Giorgi, commenta così la vicenda: «Atti persecutori, furto, danneggiamento anche di beni demaniali: questi i gravi reati di cui dovrà rispondere l’indagato. Miserevole e grave il comportamento dell’uomo, che ha arrecato un grave danno psicologico alla madre e al padre di Tiberio, già provati dal gravissimo lutto. Chiediamo la pena massima e giustizia sia per la famiglia Giorgi sia perché fatti del genere non si debbano ripetere. L’indagato non ha mai chiesto scusa, né posto riparo ai danni anche demaniali arrecati alla cartellonistica stradale, né, infine, mai spiegato il movente di tali atti persecutori. A questo punto ci aspettiamo risarcimenti adeguati e che non venga concesso alcuno sconto di pena».