Il legale annuncia: “Agiremo per avere il giusto risarcimento dei danni subito anche chiedendo i danni allo Stato per non aver protetto Giuseppe che pure aveva denunciato, senza essere ascoltato”
Sono state depositate le motivazioni della sentenza con cui Sara Del Mastro è stata condannata a sette anni e dieci mesi per aver aggredito con l’acido un anno fa l’ex Giuseppe Morgante. Secondo il giudice Tiziana Landoni, la donna, nello scagliarsi contro Giuseppe «attribuiva importanza decisiva nella scelta di Morgante di presentarsi alla trasmissione televisiva “Le Iene” per raccontare la propria storia». Giuseppe ha subito danni gravissimi ed è stato sottoposto da allora a diversi interventi chirurgici.
Domenico Musicco presidente di Avisl (Associazione vittime incidenti stradali, sul lavoro e malasanità) e avvocato di parte civile della vittima, è del tutto insoddisfatto: «Non si motiva sufficientemente sulla premeditazione e si concede una provvisionale di soli ventimila euro a fronte di un danno così ingente. Abbiamo comunque scongiurato l’infermità mentale e ottenuto una pena superiore al minimo edittale, che avrebbe potuto essere più alta solo con la contestazione della premeditazione».
Il legale annuncia: «Agiremo per avere il giusto risarcimento dei danni subito anche chiedendo i danni allo Stato per non aver protetto Giuseppe che pure aveva denunciato, senza essere ascoltato. Ci batteremo anche per l’istituzione di un fondo di garanzia per le vittime dei reati violenti, fondo che ancora manca in Italia nonostante le direttive europee».
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