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Lodi, arrestato pirata della strada. Musicco: “No ai domiciliari”

Il presidente di Avisl Domenico Musicco: “I fenomeni di pirateria della strada sono in continuo aumento. Anche del 20% dagli ultimi dati disponibili. Però è anche vero che nell’80% dei casi i pirati della strada vengono presi”

 

È stato arrestato e mandato ai domiciliari il pirata della strada che ha tamponato sull’A1 una vettura, provocando la morte di M.R.M, 21enne originaria della Repubblica Dominicana, ma residente a Parma. Si tratta di un 57enne lodigiano che, dopo l’incidente, avvenuto a Ospedaletto Lodigiano, nella zona in cui deragliò il Frecciarossa, era fuggito. Ma è stato presto rintracciato: risultato positivo al test antidroga, è ora indagato per omicidio stradale.

Domenico Musicco, presidente di Avisl (Associazione vittime incidenti stradali e sul lavoro) spiega: «I fenomeni di pirateria della strada sono in continuo aumento. Anche del 20% dagli ultimi dati disponibili. Però è anche vero che nell’80% dei casi i pirati della strada vengono presi e condannati solo per questo aspetto ad una pena minima di 5 anni. Ciò dimostra che scappare dopo un incidente, oltre che eticamente condannabile, sia controproducente. Tuttavia i domiciliari costituiscono una risposta blanda dello Stato alla gravità del reato».

Purtroppo ancora una volta il conducente è risultato positivo al test sulla droga: «Continuiamo ad essere il fanalino di coda dell’Europa per i controlli sulle strade. Basti pensare che in Inghilterra, Francia e Spagna, se ne fanno 10 milioni l’anno solo per l’alcol. E in Italia appena un milione e duecentomila. Mentre i droga test da noi sono pressoché inesistenti».

 

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