Lieve diminuzione degli incidenti stradali (-1,3%) e -0,6% di sinistri mortali. Questo il bilancio 2019 sulle nostre strade stilato da polizia e carabinieri. Ma il numero delle vittime in calo deve tener conto che nel 2018 ci furono i 43 morti nel crollo del Ponte Morandi.
Tra i tanti numeri emersi, quelli sui controlli: i conducenti sottoposti ad alcol test sono stati 1.264.314, dei quali 23.800 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica (+2,2% rispetto al 2018). I denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 2.156 (- 6,7%).
C’è dunque da stare sereni? Secondo Domenico Musicco, avvocato e presidente di Avisl (Associazione vittime incidenti stradali, sul lavoro e malasanità) non proprio. Anzi: «Sono dati che non tengono conto delle statistiche delle polizie locali e divergono dai dati Istat. Non c’è da essere molto soddisfatti. Fotografano una situazione di scarsi controlli su alcol e droga. In Europa, dall’Inghilterra alla Francia alla Spagna, se ne fanno solo per l’alcol 10 milioni l’anno. Da noi siamo appena fermi sopra al milione. Peraltro ciò che più preoccupa negli ultimi anni è chi usa il cellulare alla guida, che costituisce la causa principale di incidenti. Proprio su questo aspetto servirebbero più numeri e soprattutto più controlli».
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