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Incidente di Ponte Milvio, il presidente di Avisl su Oggi: “Il problema è l’educazione stradale”

Nel sangue del giovane rinvenuto un tassi alcolemico pari a 1,4 grammi per litro (la norma consente 0,5) e una “non negatività” alle droghe. Disposta l’autopsia sulle due vittime, le sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli. Il regista: “Il dolore per Gaia e Camilla e per i loro genitori è insopportabile. Siamo una famiglia distrutta, è una tragedia immensa che ci porteremo dentro per sempre”

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Da Oggi.it

Pietro Genovese, il figlio del regista Paolo Genovese, è indagato con l’accusa di omicidio stradale per la morte delle sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, travolte la scorsa notte mentre attraversavano corso Francia, nella zona della movida di Ponte Milvio a Roma.

L’INCIDENTE – La dinamica dell’incidente non è ancora chiara. Secondo un residente “i corpi delle ragazze erano lontani dalle strisce, probabilmente volevano scavalcare il guardrail”. Inquietante un’altra testimonianza: “Ho assistito all’incidente. È un’immagine che non dimenticherò mai. Erano al centro della strada, Gaia si è girata verso Camilla e poi è arrivata quella macchina, c’è stata la frenata fortissima e l’impatto che le ha sbalzate; l’auto è andata avanti. Poi sono arrivate altre macchine, penso che almeno tre le abbiano colpite”. Al momento risulta coinvolto comunque il solo suv del ventenne figlio del regista, ma è stata disposta l’autopsia dei cadaveri.

POSITIVO ALL’ALCOL TEST – Pietro, portato in ospedale, è risultato con un tasso alcolemico ben oltre la norma: 1,4 grammi per litro su 0,5 consentiti. Ed è pure emersa una non negatività ad alcune droghe. Il regista ha detto all’Ansa: “Il dolore per Gaia e Camilla e per i loro genitori è insopportabile. Siamo una famiglia distrutta, è una tragedia immensa che ci porteremo dentro per sempre”.

GIUSTIZIA, NON VENDETTA – Distrutti i genitori delle vittime. Il padre di Gaia, Edward, ha detto al suo legale Giovanni Maria Giaquinto: “Adesso non ho ragioni per andare avanti, Gaia era la mia forza dopo l’incidente che avevo subito”. L’uomo è infatti un carabiniere in congedo, costretto su una carrozzella a causa di un incidente in moto nel 2011. È stato lui a riconoscere il corpo della figlia, che era senza documenti. Per la famiglia di Camilla parla l’avvocato Cesare Piraino: “Il padre, la madre e la sorella di Camilla sono distrutti per quanto accaduto. Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda. Attendiamo i risultati dell’esame autoptico, verrà svolto un esame esterno delle salme, per accertare la dinamica di quanto accaduto”. A lui la mamma della ragazza ha fatto sapere di volere “giustizia, non vendetta”.

IL LICEO – Sulla pagina Facebook del liceo classico Gaetano De Sanctis la preside scrive: “Questa notte Camilla e Gaia del 3 CL della sede di Via Serra sono morte in un assurdo incidente. Si tratta di uno tragico shock per le famiglie e per tutta la comunità del De Sanctis. La preside, il Consiglio di Istituto, i professori, il personale Ata e tutti gli studenti abbracciano, addolorati e attoniti, le famiglie delle due ragazze. Siamo vicini con tutto il nostro affetto anche agli amici e ai compagni di Gaia e Camilla. Non ci sono parole per spiegare quello che stiamo vivendo. Rimangono solo il nostro silenzio e il nostro pianto disperato”.

EDUCAZIONE STRADALE – L’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl, Associazione vittime incidenti stradali, sul lavoro e malasanità lancia l’allarme in un comunicato: “Negli ultimi tempi si continua purtroppo a derogare la sicurezza al solo spauracchio della legge sull’omicidio stradale. L’età dei protagonisti di questa dolorosa vicenda ci fa però ancora una volta riflettere sull’assenza dell’educazione stradale nelle scuole, rinviata per l’ennesimo anno. Un’educazione fondamentale per i gli automobilisti in erba, che devono capire quanto la pioggia e l’asfalto bagnato debbano raccomandare estrema prudenza e velocità moderata, specie di notte. E fondamentale per i pedoni, che devono stare sempre attenti quando si muovono nel traffico. D’altra parte, nel 2019 i pedoni vittime di incidenti stradali nella Capitale sono stati 43, il 36% del totale. E il 35% di loro stavano attraversando sulle strisce o in prossimità di esse”.

e.m.

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