Pirata della strada a Brescia, Domenico Musicco, presidente Avisl: “Scappare è controproducente, ma servono controlli capillari. L’omicidio stradale è un passo avanti, ma una legge non basta a cambiare i comportamenti”
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Arrestato il pirata della strada che ha travolto un bimbo nel suo passeggino mentre era spinto dalla mamma sulle strisce pedonali. Si tratta di una ragazza di 22 che abita a pochi chilometri dal luogo dell’incidente avvenuto ieri a Coccaglio (Brescia). – GUARDA
“Nonostante la legge sull’omicidio stradale e l’impegno delle forze dell’ordine, il numero dei pirati della strada è in aumento. Eppure grazie alle nuove tecnologie coloro che riescono a farla franca sono in continua diminuzione. Scappare non conviene mai, perché l’unico effetto è quello di aggravare la propria posizione. Altro aspetto su cui intervenire sono le condotte di chi è alla guida.
I comportamenti errati più frequenti causa di incidenti sono la distrazione alla guida e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida. La legge sull’omicidio stradale, di cui siamo stati tra i primi promotori, ha portato effetti positivi, ma se proviamo a rivolgere lo sguardo fuori dai nostri confini il focus è centrato sulla prevenzione. La prevenzione si affida a tre punti fondamentali: sicurezza del veicolo, sicurezza delle infrastrutture ed una mobilità cooperativa autonoma e connessa. Ad esempio il semplice controllo delle gomme potrebbe salvare in Italia oltre 50 vite all’anno”.
Sono queste le parole usate dall’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione Vittime Incidenti Stradali) per commentare quanto accaduto ieri in provincia di Brescia.