Quando veniamo coinvolti in un incidente stradale ci sono alcune regole e consigli utili per evitare errori che possono avere anche conseguenze gravi dal punto di vista giuridico.
Se la dinamica dell’incidente è chiara e pacifica e sappiamo di avere ragione e l’altro conducente ammette di aver torto, la cosa migliore da fare è compilare il modulo CAI che ci viene fornito dalla nostra assicurazione. Spiegando bene i fatti e firmando entrambi il modulo, questo consentirà di non incorrere in problemi al momento del pagamento dei danni per quanto riguarda l’attribuzione di responsabilità. Se invece le versioni dei fatti sono discordanti non sarà possibile trovare un accordo al momento della compilazione del modulo CAI.
A questo punto ognuno potrà scrivere la sua versione all’interno del modulo. Tuttavia, sarà molto importante rileggere attentamente la versione dei fatti facendo attenzione a barrare le giuste caselle. Ogni errore altrimenti potrà ritorcersi ai vostri danni. E’ molto importante inserire nel modulo il nominativo e i recapiti di eventuali testimoni presenti al fatto che potranno poi con le loro dichiarazioni corroborare la vostra versione dei fatti.
In ogni caso, e in quelli contestati a maggior ragione, sarebbe opportuno richiedere l’intervento della polizia locale affinché rediga un verbale di incidente stradale che rappresenterà un documento ufficiale, che sarà poi decisivo per dirimere ogni controversia e che potrà essere utilizzato da chi ha subito l’incidente senza colpa per ottenere più il riconoscimento dei propri diritti. E’ molto importante far verbalizzare agli agenti le proprie dichiarazioni, indicando i testimoni presenti al fatto le cui dichiarazioni saranno altresì verbalizzate. Il rapporto che viene così redatto sarà disponibile dopo 90 giorni se ci sono solo danni a cose o 120 giorni se ci sono feriti.
Acquisito il rapporto dopo i termini di legge, sarà possibile utilizzarlo inviandone una copia all’assicurazione. E’ sempre sconsigliabile il FAI DA TE anche per incidenti con danni modesti o con feriti lievi. Molto meglio affidarsi ad un avvocato cercando di avvalersi di un legale che sia specializzato nella materia: un’impresa che non sempre risulta facile, anzi.
In caso di incidente stradale è raccomandabile rivolgersi ad un legale poiché le pratiche di risarcimento possono essere complesse e riguardare aspetti che l’assicurato può non conoscere. Per ottenere un giusto risarcimento consigliamo di far gestire la pratica ad un avvocato esperto in infortunistica stradale.
PANICO DA INCIDENTE STRADALE
Nessuno, mai, si augura di perdere un parente in un incidente stradale! C’è il dolore e la rabbia, e spesso non si sa da che parte iniziare per far valere i diritti della persona a te più cara. Eppure è necessario non lasciarsi andare, reagire per chi ti sta intorno. E la Onlus Avisl è qui per aiutarti.
Ecco cosa accade dove si verifica un incidente, anche non mortale. Sul posto arrivano le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso. Non bisogna in nessun caso spostare i mezzi.
Anche i feriti non vanno tendenzialmente toccati, a meno che non si abbia la preparazione medica per farlo. Se ci sono testimoni è bene individuarli e raccogliere le loro generalità che torneranno poi utili anche per ricontattarli in seguito. Nel caso in cui il mezzo che ha causato l’incidente si dia alla fuga, bisogna tentare di appuntarsi il numero di targa e ricordare caratteristiche (sesso, età, ecc…) dei suoi occupanti che potrebbero essere utili al riconoscimento del veicolo.
È fondamentale comunicare l’incidente alla propria compagnia assicurativa. Bisogna farlo in ogni caso, sia che si abbiano responsabilità, sia che si ritenga di non averne alcuna. È una procedura cautelativa che va effettuata: senza questa segnalazione infatti la compagnia ha il diritto di rifiutare il risarcimento.
Il danneggiato che ha subito lesioni fisiche, invece, ha 3 mesi di tempo per presentare querela contro il responsabile. La querela può essere fatta anche contro ignoti, se non si conoscono i diretti responsabili. In questo caso, è il Fondo vittime della strada a provvedere all’eventuale risarcimento. Se non si dispone del modulo compilato (CAI), bisogna comunque raccogliere i dati che servono alla compagnia di assicurazione per liquidare il danno, che sono innanzitutto quelli che riguardano l’incidente: data, ora e luogo.
Poi le generalità relative all’altro veicolo coinvolto: modello e targa, ma anche nome, indirizzo e numero di telefono del conducente, nonché le generalità del proprietario, nel caso in cui questi fosse una persona diversa dal conducente nel momento del sinistro, nonché gli estremi della polizza assicurativa. Bisogna poi descrivere lo svolgimento dell’incidente, con il maggior numero possibile di dettagli e anche indicare eventuali feriti e testimoni.
C’è poi il caso in cui interviene la magistratura, cioè solo quando il sinistro è stato mortale. In quel caso i mezzi vengono posti sotto sequestro. A questo punto, il magistrato apre il fascicolo sul caso e in quattro mesi deve accertare i reati a carico di chi ha provocato la morte: quindi si potrebbe configurare il reato penale, l’omissione di soccorso, bisognerà anche stabilire se si tratta di omicidio colposo, oppure volontario. Alla fine delle sue indagini il magistrato chiude l’inchiesta e indica le eventuali responsabilità.
Da questo punto in poi per chi è stato vittima (direttamente o un proprio caro) di incidente stradale comincia una vera e propria odissea tra perizie e cause giudiziarie lunghissime. Ma grazie alla professionalità della Onlus Avisl, al suo team di qualificati ed esperti avvocati, affiancati da terapisti medici e psicologi specializzati nella gestione del dolore, non dovrete più preoccuparvi di nulla: tutte le problematiche legate alla gestione burocratica del sinistro stesso saranno gestite dalla Onlus Avisl che offre assistenza legale gratuita.