“Poteva essere una strage. Quell’auto spinta a forte velocità che ha travolto tre ragazzi fermi alla fermata del bus è piombata all’improvviso, come un razzo. Dai primi accertamenti è emerso come il conducente, un ragazzo di 26 anni, fosse negativo all’alcool test. Ma, purtroppo, come sempre più spesso accade sembra che fosse alla guida mentre era al cellulare. Un’ipotesi che potrà trovare riscontro solo con le indagini, ma che ancora una volta ci mette di fronte ad un fenomeno sempre più dilagante e pericoloso”.
Sono queste le prime riflessioni dell’avvocato Domenico Musicco, presidente della Onlus Avisl (Associazione Vittime Incidenti Stradali) per commentare quanto accaduto a Corsico, alle porte di Milano.
“In base agli ultimi dati ISTAT disponibili sappiamo che il numero di incidenti imputabili alla guida distratta è stato di circa 37 mila casi, pari a quasi il 20% degli incidenti stradali con feriti. Tra i principali fattori di distrazione vi è l’uso del cellulare alla guida per telefonare o per inviare e leggere messaggi. Numerosi studi hanno confermato una generale sottovalutazione della distrazione come fattore di rischio da parte dei conducenti. Il rischio di incidente per chi utilizza gli smartphone durante la guida è fino a 4 volte superiore rispetto a chi non ne fa uso. Con alcuni rappresentanti governativi stiamo valutando la possibilità di riproporre l’introduzione di una drastica stretta contro i “furbetti” del telefonino che prevede l’immediata sospensione della patente alla prima infrazione e il raddoppio delle multe”.
E attenzione: “A chi viene “beccato” non verrà solo ritirata la patente ritirata per 3 mesi, ma dovrà subire anche una decurtazione di 5 punti. Chi viene “sorpreso” la prima volta mentre usa il cellulare alla guida incapperà in una sanzione che va da 322 a 1294 euro e per chi viene preso la seconda volta da 644 a 2588 euro. Anche il taglio dei punti raddoppierà in caso di recidiva”.