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NON CI SONO PIÙ LE STRAGI DEL SABATO SERA (PER FORTUNA)

Una buona notizia a metà che però viene subito cancellata quando si sfogliano i dati Aci Ista riferiti al 2017: il dimezzamento delle vittime per incidenti stradali, obiettivo chiesto dall’Unione Europea, appare sempre più lontano.

Rispetto all’anno precedente ci sono stati più morti, il 2,9 per cento in più, questo nonostante si sia registrato un lieve calo nel numero dei sinistri e dei feriti.

Lo scorso anno sono stati stesi 3.378 lenzuoli bianchi. Stabili i feriti gravi (oltre 17.000: 5 ogni vittima, 68% uomini, 32% donne). Scende così da 5,3 a 5,1 il rapporto feriti gravi/decessi.

Leggendo il rapporto, quello che salta all’occhio è che per la prima volta sono gli anziani, nella fascia di età compresa tra i 75 e i 79 anni ad essere diventate le vittime numero uno degli incidenti, che in termini percentuali si traduce nel 7,8% del totale. Ma il vero allarme, sempre secondo le statistiche è per i motociclisti (+11.9% di morti) e pedoni (+5,3%).

La strage ha solo cambiato destinatari ma non accenna a diminuire e costa alle casse dello Stato oltre 19 miliardi di euro all’anno, cioè oltre l’1 per cento in termini di Pil.

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