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LECCE, PRESO L’AUTOMOBILISTA CHE HA TRAVOLTO E UCCISO FRANCO AMATI

LECCE – Ai carabinieri che lo hanno arrestato venerdì notte ha detto solo «non volevo uccidere», ma gli indizi raccolti finora sono contro di lui. E raccontano dell’omicidio di un ciclista e non di un incidente. Andrea Taurino, 33enne di Trepuzzi, è accusato di omicidio volontario per la morte del pasticcere leccese Franco Amati, 67 anni, del tentato omicidio dell’amico che era con lui, Ugo Romano, di omissione di soccorso e anche di resistenza a pubblico ufficiale.

Quando i carabinieri lo hanno trovato nella sua abitazione di Casalabate, a pochi chilometri dal luogo della tragedia avvenuta nei pressi dell’abazia di Cerrate, si è scagliato contro un militare e ha cercato di fuggire. Ma le manette sono state inevitabili. Così come il trasferimento nel carcere di Borgo San Nicola, dove sarà interrogato dal gip chiamato a convalidare l’arresto. Il suo avvocato, Marco Pezzuto, punterà sull’incapacità di intendere e di volere al momento del fatto, considerato che i primi esami tossicologici hanno evidenziato tracce di oppiacei nel sangue e che già nelle intercettazioni di un’indagine di qualche anno fa Taurino appariva come un consumatore abituale di stupefacenti.

Potrebbe essere questo l’unico appiglio per cercare di modificare una ricostruzione dei fatti che, al momento, lo delinea come un lucido assassino, capace di puntare due ciclisti e investirli con l’auto solo a causa di qualche parola di troppo urlata dopo un sorpasso azzardato. Questa è la versione che hanno ricostruito i carabinieri, grazie alla testimonianze dell’uomo ferito e di un contadino che lo ha soccorso. Romano ha riportato diversi traumi e una lacerazione a un orecchi,  ma non è in pericolo di vita. Amati, invece, è morto sul colpo. Il mondo dei ciclisti amatoriali salentini è sotto shock.

Fonte: La Repubblica 23 gennaio 2016

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